Buongiorno neomamme!
Oggi torno a trattare un tema già affrontato nell’ articolo “Le neo-mamme, il covid-19 e…” ma da una prospettiva diversa: quella dei bambini.
Mio marito ed io non abbiamo mai sottovalutato il problema Covid-19 ma, forse, ne abbiamo parlato e l’abbiamo affrontato in casa con troppa “disinvoltura”. Me ne sono resa conto solo ieri, quando Edoardo ha iniziato a piangere (apparentemente) senza motivo.
Inizialmente credevo che avesse solo dormito male e fossero quelli che a Napoli chiamiamo i “picci di sonno” ma poi, nel bel mezzo del suo pianto disperato, mi ha detto:
“mamma, c’è qualcosa che mi fa piangere molto. Aiutami a smettere di piangere. Ti prego!”
Così ci siamo seduti, ci siamo abbracciati e abbiamo provato a verbalizzare l’ emozione che stava vivendo. Sono riuscita a capire che tutte le restrizioni, il non poter invitare nessuno a casa il pomeriggio, il non poter andare in montagna come progettavamo, il non poter fare la festa al suo compleanno (che si avvicina), etc, lo rendono veramente triste.
Mio marito ed io abbiamo tentato di mandarlo a scuola il meno possibile, anche per tutelare Tommaso che è molto piccolo ma, evidentemente, abbiamo commesso un errore a privarlo di questo piccolo-grande diritto.
In passato mi è capitato spesso di piangere senza capirne il motivo e, dopo anni di analisi, ho dovuto ammettere di soffrire di una leggera forma di depressione causata da “vuoti” (principalmente) emotivi che non ero in grado di colmare. Credo che Edoardo abbia provato a manifestare il suo di vuoto e, adesso, devo prendere io in mano la situazione: frequenterà la scuola assiduamente. Ne ha diritto, nonostante tutto.
La mia soluzione è di essere coraggiosa; noi mamme abbiamo il dovere di proteggere i nostri figli ma anche quello di non complicargli la vita più di quanto già non lo sia.
E voi? Come state affrontando questa nuova “vita”?
