Buongiorno neomamme & buona festa dell’ Immacolata!
Come ho raccontato in precedenza, sono una secondogenita. Il mio papà ha, però, un altro figlio di 8 anni più piccolo di me nato da un secondo matrimonio.
Non ho mai sofferto per l’ arrivo di questo fratellino sia perchè mio padre fu molto bravo a rendermene entusiasta, sia perchè non abbiamo vissuto nella stessa casa se non per periodi brevi (le feste, le vacanze, etc) e dunque non mi sono mai stati sottratti i miei spazi né i miei giochi.
Non mi è successo quello che è successo a mio figlio Edoardo.
Edoardo è stato, fino a 2 anni e mezzo, il prototipo perfetto del figlio unico: giochi solo suoi, spazi solo suoi, attenzioni solo per lui, mamma e papà solo e sempre pronti unicamente per lui.
Da quando è arrivato Tommaso, va da sé, è cambiato tutto. Quando ha iniziato ad interagire di più, infatti, ho notato in Edoardo periodi di forte stress, gelosia, rabbia.
Sono sostenitrice dell’ importanza di verbalizzare le emozioni e, dunque, ho provato a gestire le sue manifestazioni sempre così.
Ciò che vedo oggi è un Edoardo più “maturo” e più bello dentro: predisposto allo scambio e alla condivisione, un Edoardo protettivo nei confronti del fratellino perchè “mi dispiace che Tommi pianga!”.
Tuttavia è un bambino di 3 anni e mezzo e, in quanto tale, presenta ancora talvolta qualche disagio ma affrontandoli impara a crescere.
Credo che l’ importante sia intervenire il meno possibile e lasciare che i bambini trovino un equilibrio da soli…
…D’altra parte siamo animali, “funzioniamo” con la logica del branco!!
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