Buongiorno neomamme!
Quante di noi immaginano o sono convinte che l’arrivo di un figlio possa cambiare gli equilibri di coppia?
C’è chi “prova con un figlio” a restare insieme al partner, c’è chi teme che l’arrivo di un figlio possa allontanare la coppia e c’è chi, per amore, desidera un figlio e basta. Senza entrare nel merito delle motivazioni che ci spingono a procreare, è indubbio che gli equilibri di coppia mutino.
Le priorità, le esigenze, lo stile di vita, cambiano. Il periodo più delicato, passato quello della gravidanza in cui tutto ci è concesso (APPROFITTATENE!!), è quello dei primi due anni di vita del primogenito: lui sarà il centro del tuo mondo e del mondo di tuo marito/compagno. Luoghi, orari, uscite (e non uscite), pasti, attività, viaggi e molto altro, sono tutti scelti in funzione sua. Per un periodo della nostra vita esistono solo “mamma”, “papà” e “figlio/a”.
Non lo nego: la coppia si perde un po’ di vista. Siamo stanchi e stravolti dal cambiamento e si potrebbe finire per non apprezzarsi, notarsi, vedersi reciprocamente. Mio marito mi dice che quando mi sente chiamare “amooreeeee?” sa già che non è più lui a dover rispondere.
Ebbene… tutto questo succede ma c’è un modo, il mio modo (o forse più della mia metà), con cui affrontare questo momento (perchè si, è fisiologico ma anche transitorio!): essere IRONICHE ed auto-ironiche. Dobbiamo sdrammatizzare, fare una battuta di spirito quando in realtà vorremmo mandare tutti a quel paese e ridere dei nostri aspetti peggiori.
Ad esempio io sono ansiosa… ma di quelle ansiose che “anche la mia ansia mi da ansia” ma sapete perchè mi sono innamorata di Fabrizio? Perchè mi fa ridere quando sono arrabbiata e quella risata ridimensiona l’ansia generata dal problema del momento.
Vi auguro di trovare o di aver trovato un Fabrizio ma se non fosse così, il mio consiglio è RIDETE, siate leggere e cercate il lato comico della quotidiana “tragedia”.
Quando ridiamo siamo tutte più belle!
